martedì 28 maggio 2013

El fusilamiento de Arnaldo Ochoa/ The execution of Arnaldo Ochoa




La ejecución del general Arnaldo Ochoa y otros tres inculpados en un controvertido proceso (julio, 1989) es el acontecimiento terrible y emblemático que clausura una etapa. Se ha dicho que, con ello, la revolución cubana perdió su inocencia. En verdad, la inocencia empezó a perderse en la década anterior en Angola. A diferencia de Granada y Nicaragua, donde predominaron misiones civiles, o de Etiopía, donde se libraron batallas tradicionales de blindados, una porción significativa de los 300.000 cubanos que pasaron por Angola (1975-1988) se involucró a fondo en la guerra civil. En los ratos libres de un curso intensivo en Cuba para jefes de unidades pequeñas de infantería, mis compañeros veteranos de Angola evocaban a menudo episodios del aplastamiento de la rebelión del comisario político superior de las Fuerzas Armadas Populares de Liberación de Angola (FAPLA), Nito Alves. En 1977, Alves, un comandante negro con hazañas legendarias en la lucha contra los portugueses y muy popular en la tropa, protestó sin resultados por la excesiva presencia de Cuba y la discriminación que ejercía la minoritaria elite mulata angolana. Encabezó en Luanda, la capital, un alzamiento que hubiera triunfado si no fuera por la intervención de los cubanos. Algunos de mis compañeros, que estuvieron entre quienes capturaron y ejecutaron a Alves y a sus principales colaboradores, contaban que en las FAPLA la simpatía por Cuba nunca volvió a ser igual. Sin embargo, sus peores recuerdos se referían al comportamiento con los civiles de las aldeas durante las operaciones contrainsurgentes del ejército cubano en el sur de Angola.
Rafael Berástegui, Crónica de la indefensión. Periodista y analista político cubano. Ex editor internacional de Radio Rebelde. Salió de Cuba en 1990 y reside en Chile desde entonces. Profesor de la Universidad Arcis.



mercoledì 22 maggio 2013


Giordaloco

ho trovato questo articolo di lui e io non sapevo che era scomparso, almeno non ricordo di averlo letto, lui è stato uno di noi per molti anni fin da cubaparatica. 

Erano ormai un paio d’anni che mi ero separato e dopo aver corso la cavallina sparandomi sette o otto mesi in due anni a Cuba incominciavo a tornare alla normalità; mancavano pochi giorni al prossimo rientro in Italia e la novia del figlio della padrona della casa particular dove ero alloggiato mi interessava mica male , ma da perfetto gentiluomo non mi sarei mai permesso nessun approccio , conoscevo questa famiglia da molti anni e non mi ci vedevo a crear zizzania.

Comunque un pensierino lo stavo facendo , anche perchè la situazione non era molto chiara ,come sempre a Cuba. Il giovane macho pur avendo per casa QUESTO FIORE DI RAGAZZA stava organizzandosi per sposarne un’altra più giovane e rubia, non solo , usciva con un’altra quasi minorenne, insomma una situazione normale per Cuba.

Non mi permisi nessun passo e il giorno stabilito rientrai in Italia ma con quella ragazza in testa e davanti agli occhi , avevo avuto modo di conoscerla bene visto che viveva in casa con noi e rimuginavo sul fatto che il descarado stava per sposarsi con un’altra e che forse la strada si sarebbe spianata.

Mi arrivano notizie da Moron , il chico si sposa e la ormai ex novia , il cui ricordo non mi abbandona, ha levato le tende ed è tornata a casina sua dopo un fracaso e una bronca epocale; a giorni sarebbe partito un mio amico per cui gli affido una carta da recapitare alla nuova proprietaria del mio cervello in cui paleso il mio interesse per una conoscenza più approfondita.

L’amico si fermava solo per 15 giorni di pesca e come torna mi fiondo speranzoso di notizie , nada, la chica non si è fatta viva , lui , non sapendo l’indirizzo ha consegnato la lettera alla senora della casa pregandola di inoltrarla , quasi lo strozzo seduta stante , dare la mia lettera alla madre dell’ex novio !!!! Già una cosa scorretta in qualsiasi parte del mondo a Cuba poi un suicidio.

Cerco di contattare Delmo , il mio amico cubano di pesca , per un lavoro di
investigazione e vengo a sapere che la ragazza ha alquilado un quarto a Moron , visto che lavora al Cajo, non ha nessuno e non ha mai sentito parlare di una lettera, lui non ha specificato da chi dovesse arrivare , ma la chica non è stupida e forse ha capito.

Maledicendo l’amico pescatore , Cuba , e la madre del descarado sino alla settima generazione , mi attacco al telefono e anticipo la partenza : Cuba arrivo!!!!!

Come esco dall’areoporto c’è Delmo che mi aspetta , la lettera è stata consegnata, aperta naturalmente , la scusa è quella che non avevano capito a chi fosse diretta , devono essere alquanto analfabeti per metterci un mese a decifrare un indirizzo , pazienza.

Arrivo all’alquiler e i sorrisini si sprecano , la duena si sprofonda in scuse , non vuole perdere il cliente, il figlio mi assicura che con Dakevis è tutto finito e che non ci sono problemi , lui si sposa fra 15 giorni e che io naturalmente sono invitato (vedo già sfumare un bel paccheto di dollari per la boda), la ragazza non si è fatta viva.

Sistemo tutto e mi piazzo all’arrivo della guagua dei trabajadores del Cajo, non che abbia molto chiaro che fare , la chica ormai sa come la penso e non si è fatta viva per cui non posso negare che sono alquanto teso, pur lavorando al Cajo come addetta al piano non ha mai avuto relazioni con uno straniero, prima di questo lavoro ha vissuto sperduta in mezzo al campo , una guajra insomma, e da quanto avevo visto nel mese che avevo passato nelle sue vicinanze anche molto riservata.

Come scende mi fiondo , la invito a tomar algo al serbi in modo da chiarire la situazione , mi sembra molto imbarazzata e si guarda in giro con apprensione , comunque accetta e si va.

Le cose sono chiarite , ha ricevuto la lettera che l’ha meravigliata , una certa simpatia per me c’è , ma è tremendamente indecisa , non è che io negli anni passati sia proprio stato una immagine di virtù e fedeltà , ho fatto un pò l’ape saltellando di fiore in fiore e a rischiare di essere botada dal lavoro per qualcosa che forse è solo un’avventuretta da ambo le parti la rende indecisa.

Decidiamo di continuare la discussione in un luogo più sicuro , in casa di amici comuni; organizziamo una cena in famiglia e parliamo, sono già le 10 di notte e lei è in piedi dalle quattro , domani poi deve despertarse alla madrugada e crolla dal sonno , decisioni rimandate , la riaccompagno a casa; Delmo , che non si leva mai di torno, spalanca tanto d’occhi quando gli comunico la mia idea di andare in branda, mi magnifica i nuovi arrivi della disco e spinge per una sortita , non sa capacitarsi del mio improvviso disinteresse per le grazie locali , secondo lui una bottarella non può fare che bene , non demordo e voi a la cama.

Mentre aspetto il ritorno della lavoratrice turistica mi organizzo : prenotazione barche pesca , rifornimento viveri e visite di cortesia, ma all’orario prestabilito sono alla Guagua; Arriva e mi comunica che ha due giorni di descanso e torna a Velasco , dove abita, (Un buco in mezzo al nulla) c’è la nonna che l’ha cresciuta, la madre è sperduta all’Avana da tre lustri ad incasinarsi sempre di più, durante questo periodo gli ha regalato due fratelli da padri diversi come consuetudine; a Cuba necessita un computer per gestire le parentele o presunte tali.

Mi offro di accompagnarla , ben sapendo che difficilmente avrebbe rifiutato un passaggio , tornare al campo con gli ottimi trasporti locali non sarebbe arrivata che il giorno dopo , approfitto subdolamente dell’occasione e lei accetta; una fermata alla tienda per qualche regalito alla abuela , futura sperando suegra, un giretto en la calle per reperire caffè, atun, queso e si parte , 70 chilometri verso il nulla.

All’incrocio dove dovremmo girare c’è il classico assembramento in attesa di passaggi, sembra conoscere tutti , dribla l’ometto amarilo che vorrebbe caricarmi come un tir e imbarca due sue amiche , una dentista e una profesora; mi presenta come suo novio, alleluia !!! Deve aver preso la decisione al lavoro, al campo non si presenta come novio uno straniero se non si vuol passare per una puta, se lo si fa è perchè si è convinti che la cosa possa durare; sono indeciso se bloccare la macchina e mettermi a danzare in mezzo alla canna da zucchero ululando alla luna ma non mi sembra un comportamento adatto a un temba, mi accontento di darle una stretta alla zampa, sembra gradire.

Arriviamo alla casa , deve essere una che ci tiene ,ben messa ma senza niente di superfluo; deve aver investito le propine dell’hotel , televisore bianco e nero , frigor russo risalente alle guerra di Crimea, soliti mobili standard , ma tutto lindo e cosa più importante pintado a nuevo, un cane che venderebbe la casa per un pedazo de puerco, e la abuela ; abbracci, baci , presentazioni, pur rimanendo visibilmente scioccata la signora fa buon viso a cattivo gioco e prepara l’immancabile caffè.

Saparanzato nell’ampio patio ascolto con un orecchio le confidenze delle due donne alle prese col caffè, la nonna non è per niente felice che uno yuma si sia insediato nel cortile di casa , ha paura che la nipote perda il posto al Cayo , assicura che da uno straniero non c’è da aspettarsi niente di buono ; la chica controbatte che sono una persona di cui ci si può fidare, glielo hanno detto a Moron , non ho mai trattato male nessuno ??? , sto attento come mi muovo per non crear problemi e poi lei si fida di me , questo chiude il discorso e arriva il caffè.

Insieme a questo arriva anche l’invito a fermarmi a cena e a pernottare , non mi lascio sfuggire l’occasione e accetto; quindi uscita alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti , a quell’ora si trova solo un cosciotto di maiale ucciso in giornata, vada per bistek de cerdo per stanotte e puerco enchillado per domani; la frutta e verdura al campo non mancano mai.

Dopo la cena a cui hanno partercipato il padre , che vive altrove, con la nuova moglie più giovane di sei anni della figlia, una zia e un paio di bambinetti che non ho capito a chi appartenessero arriva il momento cruciale : dove dormo ???? Claro que si !!! No hace tiempo che soy el novio ? (altra mentira della chicha) Entonce en la cama.

Continua a meravigliarmi la facilità con cui qui affrontano il problema sesso, comunque i fatti sono questi : ho la novia !!!!

Se avessi saputo i problemi , le arrabbiature , i mal di fegato che mi sarebbe costata questa decisione forse avrei soprasseduto , ma questa è un’altra storia che racconterò nella seconda parte della telenovela.

Per ora spengo la luce , il paradiso mi aspetta (o l’inferno?)

Pescatore Qualunquista

lunedì 20 maggio 2013

Sono tutte in Europa.?





Yakolevs, jineteras e historias incompletas.


 Cuando ya llega el momento de regresar, y la partida parecía cantada, las agendas se han complicado, lo encuentros de trabajo multiplicado, los escenarios cambiado y las posiciones se han tensado …. Negotiation is always a highly fluid situation… exije flexibilidad, adaptación, mimetismo, iniciativa, capacidad de reacción, manejar los timings, comunicación multinivel, mensajes no verbales, .... un punto Sun-Tzu y otro Karma -eterno retorno, porque al final cosecahs lo que siembras. Y por eso me gusta.

Me embarco en la panza de un Yakolev –aeronave de infames connotaciones y tragicas memorias- y mientras intento acomodarme –un eufemismo imposible en este engendro de ingenieria presovietica-; Llevo más de 600 vuelos en mi vida, 5000 horas de vuelo, algunos memorables por su falta de confort, que acaban de ser desplazados por este. Otra muesca en mi colt de historias para los nietos: Terremotos, tiburones, volcanes, naufragios, huracanes, explosivos, cocodrilos, y ahora…un yakolev. Rumbo a Oriente. A Santiago de Cuba. Donde desembarcó el Granma –otro eufemismo, el propio Che Guevara lo calificó de naufragio -Ver foto a la izquierda-, a los pies de Sierra Madre, donde los barbudos revolucionarios se enrocaron para gestar su revolución.
Llegar a Santiago además me toca otra cifra. En mi arbol genealógico familiar, una rama particular estableció una línea regular de goletas con Cuba. Su puerto de origen era A pobra do Caramiñal en la Ria de Arosa; El de destino, Santiago de Cuba. Años de viajes diseminaron el adn familiar por estas costas. No voy a tener tiempo de rastrear apellidos, pero me invade una curiosa sensación de proximidad, de vuelta a casa, de que cualquiera con el que me cruzo puede ser un primo lejano...Recuerdo aquella historia de "El libro negro" de Giovanni Papini sobre las cábalas de un donante de semen, padre de más de 100 hijos a los que nunca conocería, mientras taciturno, solitario e introvertido deambula por la ciudad.

Tengo 24 horas adicionales para digerir otras muchas impresiones antes de volver al Yakolev rumbo a la Habana.
El Oriente. Santiago. Sierra Maestra. 6 horas en coche rumbo a Moa. El niquel. Campamento Tania La guerrillera. Deep Cuba. Esto no es varadero; ningún turista se pierde jamás por estos lares. La Cuba auténtica, la genuina, la de verdad. Más sonrisas. Precariedad. A falta de transporte público la gente se organiza en camiones volquetes, viajando de pie en la caja. Centros comunales con una televisión que retransmite discursos interminables del Comandante. Frase inspiradoras de Marti -o atribuidas a Martí- en murales alegóricos.

Campos y campos de caña de Azucar. Monocultivo. Todos los huevos en la misma cesta: Riesgo de mercado. Riesgo metereológico. Rusia y sus satélies dejan de comprar azuca a precios políticos de trueque por ingenieria. El sistema se desmorona.

Ha caido la noche. Otra vez la noche de la Iguana. Otra vez bajo el volcán. En la Terraza del Hotel Las Américas: Musica en vivo, sones cubanos y algunas parejas que se forman entre locales yextranjer@s... Veo más Dinios y Asdrubals jineteando -en modo de busqueda de plan- que Yasmines y Yamileis….. , aunque obviamente la chica negrita adolescente que acompañaba al sexagenario valenciano (septagenario?) ,no era más que su sobrina. Hay para tod@s. Dos europeas, se entregan al reggaeton con fruición -y fricción-, con sendos fibrosos efebos locales; Al poco desaparecen, de la mano de sus rumbosos compañeros, discretamente entre las sombras. A10.000 kilómetros de casa, se transgrede mejor. O al menos más impunemente, sin represiones externas. No hay peor Tabú que el qué dirán, ni mejor terapia que soltarse la melena... donde nadie te conoce. 
No obstante lo anterior, no percibo la permisividad de un "paraiso del turismo sexual". Si cabe cierto umbral de tolerancia. Ni de lejos es la la barra-libre & open-market institucionalizada de Bangkok o Brasil.
No voy a ser tan ingenuo ni necio de negar el hecho que hay turismo sexual en la isla. Las parejas recien formadas envuelven cierta maniobra más o menos sofisticada para burlar a los policias que velan porque el tráfico no sea demasiado explícito, al menos sin su consentimiento –que sospecho puede arreglarse, ya sabemos que hay que resolver- ; Donde sí que esta mucho más complicado es el acceso a los hoteles… y cuanto más estrellas, más dificultades: Asi que los apaños se han de arreglar en casas particulares, que alquilan un colchón por horas (o minutos si hay mucha rotación);
Y según me cuentan..., y me alegra oirlo, y prefiero creerlo, y como me lo cuentan lo cuento, tolerancia cer0 con los menores.

No puedo despedir este nanoblog sin otros dos tópicos que se me han caido en esta recta final del viaje. Una tiene que ver con el tópico del párrafo anterior: La dignidad de la mujer cubana. Ni todo el monte es orégano, ni nadia debería dar por sentado que así es. Sin moralinas relajadas, ni libertarismos de dominio económico. Un pueblo que vive la vida, con musica, con sabor, con ritmo, que siente el trópico, la danza y el ritmo con una intensidad que en la lejana península ibérica no es posible concebir, y confundimos con desenfreno uterino y lubricidad amoral.

Y otra: la Profesionalidad, el Fairplay, y la seriedad – y un magnifico sentido del humor- que ha presidido en todo momento las negociaciones incluso en sus fases más tensas. He encontrado interlocutores más cualificados, mejor preparados, e incluso más honestos que lo que habitualmente me encuentro en otros paises. ¿será que no están corrompidos por el imperialisno capitalista?. ¿será?.

Una tormenta demencial. Aguacero tropical, truenos ensordecedores y relámpagos cegadores. Parece la revolución de los elementos. Todo con la revolución, nada con la revolución.

Como para encomendarse a Changó, -Dios del trueno y la virilidad- a Yemayá, -diosa del mar y la feminidad-, a Babalú, Ochún, y a todos los orishas del panteon Yoruba que llegó al Oriente cubano en los barcos negreros y arraigó en los campos de caña y sigue vivo en una muestra de sincretismo religioso-cultural a prueba de ateismos marxistas más o menos revolucionarios
….. pero eso, sería otra historia.
O mejor...otras historias.
Donde esta el Verano da noi, loro ...........................





domenica 19 maggio 2013

Rob.

Rob, ti dai troppo importanza,scrivere seduto comodamente a 8500km da cuba, basta una buona penna per fare quello....

Ho letto che hai intervistato la giovanna beh...non è che ci vuole molto, sicuramente lei lo avrebbe fatto con tutti per avere visibilità...e qualche cuc in più.

Ho letto che hai fatto una diretta alla radio della RSI.complimenti sicuramente avrai avuto milioni di ascoltatori, avrai parlato di temi scottanti cubani che nessuno sicuramente conosce, gia, tu avendo moglie cubana conosci cuba.

 Un pò come gianni Minà che parla di cuba mangiando e sonnecchiando in hotel da 5 stelle.

I forum non sono alla tua altezza, c'è ne faremo una ragione non preoccuparti sono nati senza di te e vivranno senza di te.ma è un peccato perchè è li che si vede chi ha le palle, rintanato in un blog senza contraddittorio è molto facile come fai tu.

Pensa che sono più di 10 anni che navigo nei forum, e mai ho sentito parlare del tuo blog un motivo ci sarà.
ma capisco, il tuo blog è troppo raffinato per gente come noi, ma anche noi siamo andati a cuba a trovare la dolce metà...anche non avendo la puzza sotto il naso come tu.

sabato 18 maggio 2013

Pánfilo



Diplomáticos estadounidenses en La Habana han pedido a Juan Carlos González Marcos, más conocido como Pánfilo desde su diatriba contra el hambre impulsada por el alcohol, que les entregue copias de su expediente delictivo antes de que se pueda llegar a una decisión sobre si es elegible para recibir asilo político.

El periodista independiente Ernesto Santana dijo que González le había dicho la semana pasada que se había reunido con funcionarios de la misión diplomática de Estados Unidos en La Habana, pero que le habían dicho que regresara cuando tuviera los documentos necesarios.

Diplomáticos estadounidenses le dijeron a González en el 2009 que él podría calificar como perseguido político porque había sido sentenciado a dos años de cárcel tras su notorio exabrupto, que fue grabado en video y se hizo viral en YouTube y la televisión de Miami. 

Pero cuando González se presentó a una cita en la misión de EEUU el 20 de abril, los diplomáticos le dijeron que necesitaban ver su expediente delictivo y otros documentos para tomar una decisión en su caso, dijo Santana a El Nuevo Herald.

“Pánfilo dijo que si puede se va del país, pero que esa no es su prioridad”, agregó Santana.

El periodista dijo que le tomó días encontrar a González después de su visita a la misión de EEUU porque él no tiene teléfono y a menudo pasa días enteros en la calle. González, conocido como Pánfilo desde su niñez, ha admitido haber tenido varios encontronazos con la ley.

El gobierno de Estados Unidos no hace comentarios sobre casos de asilo o visas por razones de privacidad.

González se hizo noticia en mayo del 2009, cuando un video lo mostró claramente ebrio y parándose frente a una cámara que filmaba un video callejero de música de reguetón y en una voz carrasposa exigir repetidas veces “jama” (“comida” en jerga callejera cubana).
Para ver el video donde Pánfilo pide comida pulse:

"Aquí lo que hace falta es jama"

El video obtuvo 400,000 hits en cuestión de días de ser subido a YouTube, y luego se usó en varios videos musicales que criticaban al gobierno cubano.

En un video posterior, filmado semanas después, González, esta vez sobrio, dijo que él no sabía nada de política, pero que estaba “en candela” porque la policía lo había interrogado varias veces. Un tercer video lo mostró ebrio de nuevo y pronosticando que la policía lo iba a arrestar.

Efectivamente, fue arrestado en agosto del 2009 y condenado a dos años de cárcel por “peligrosidad predelictiva” como borracho habitual que no había tenido un empleo en 10 años. Él fue puesto en libertad pocos meses después bajo la condición de internarse en un centro de tratamiento del alcoholismo en La Habana. 
Hit.

Obiettività

Questa parola dovrebbe essere la base per chi apre un forum o un blog..ma molto spesso per avere 4 utenti (gatti) in più (poi che ci guadagnano) si spacciano per essere amici o con pensieri similari, falso.
ieri sono passato a vedere un blog dove il padrone stesso mi dice che io non argomento ma solo falsifico le cose.

gli chiedo fammi degli esempi su post interessanti pubblicati da un nick cialtrone, nulla.


glissare dicendo che tutto quello che scrive lui è la verità non rende certo al tuo blog  imparziale.


io, argomento non glisso mai.


lunedì 13 maggio 2013

grande Cacciari.

Grande Cacciari.

comera bello IL PD.

il PD. mi ricordo il PD di Veltroni quello dei film, quello che doveva andare in Africa,.. o quello della Turco lavoro per gli extracomunitari, vi ricordate i permessi di lavoro!!! ora grazie a questa classe dirigente di sinistra siamo con le pezze al culo e con extracomunitari mantenuti da noi, altro che lavoro Turco, ci hai riempito L'Italia di ladri prostitute di tutto il Mondo.queste è il PD

martedì 7 maggio 2013

La storia dei francobolli a Cuba.

Tras la pérdida de sus colonias continentales en América en 1825, el imperio colonial español quedó reducido a las Islas de Cuba y Puerto Rico en América, las Filipinas en Asia, y algunos territorios en Guinea y en Marruecos en África.Los territorios africanos fueron administrados separadamente, en tanto que Cuba, Puerto Rico y las Filipinas pasaron a denominarse genéricamente "Antillas Españolas".Bajo esta denominación, se emitieron estampillas comunes entre 1855 y 1873. Algunas de ellas fueron usadas sólo en Cuba, o sólo en Filipinas. También se utilizaron en República Dominicana durante la Reconquista española entre 1861 y 1865.
Estampilla de las Antillas Españolas, utilizada en Cuba, Puerto Rico y Santo Domingo


Por su diseño similar se las puede confundir con sus contemporáneas de España peninsular. En algunos casos se pueden distinguir por la leyenda "Ultramar" o la moneda "Reales de Plata". Algunos catálogos listan las emisiones de las Antillas Españolas dentro de Cuba.A partir de 1873, cada colonia tuvo sus emisiones separadas. Las de Cuba y Puerto Rico fueron utilizadas hasta 1898, en que ambas islas fueron ocupadas por Estados Unidos hasta 1902. En éste último año, Cuba se declaró independiente, en tanto que Puerto Rico se convirtió en un estado asociado a los Estados Unidos, utilizando las estampillas de dicho país.
Estampillas de Cuba entre 1873 y 1898, mientras fue colonia española.

En 1898, Cuba fue ocupada por los Estados Unidos.

Estampillas de Puerto Rico. Desde 1902, utiliza estampillas de Estados Unidos sin sobrecarga.

Las Filipinas utilizaron sus propias estampillas desde 1854, simultáneamente con las de las Antillas Españolas. Siguieron siendo colonia española hasta 1898, en que fueron ocupadas por los Estados Unidos. Siguieron ocupadas por este país hasta 1942, año en que fueron ocupadas por Japón. Recién obtuvieron la Independencia tras la Segunda Guerra Mundial.
Las Filipinas también fueron colonia española hasta 1898.
Estampillas de Filipinas durante la ocupación norteamericana (1899-1942). En el medio, una emitida durante la ocupación japonesa (1942-45) que fue bastante difícil de identificar cuando la recibí.http://albumdeestampillas.blogspot.it/




lunedì 6 maggio 2013

Il Tuttologo su Cuba




aggiorniamo le cagate dell'esperto su cuba.. 

l'esperto o il tuttologo su cuba pensa di essere l'unico che sa usare il P.C. 

ma andiamo al concreto..delle sue baggianate e del suo compare strano che appena lui scriva il bamba (anonimo) subito risponde.. Wink

Codice:
Compagnia Jetairfly, belgi.
Bruxelles -  Varadero andata 10/05 rientro 07/06
€ 414,98 ida y vuelta.
Visa incluida.
Aggiungeteci qualche euro per raggiungere la capitale belga, pochi con un low cost.
Poi non dite che non vi voglio bene....


il volo più economico costa 77 euro del solo andata ma bisogna dormire al terminal altrimenti sono altri 50 euro, lui che è ricco di sicuro sceglie la prima dormire al terminal. ritorno 28 euro..tot circa 110 euro.


costo finale.jajajajajajaj


4Administration fee € 15,00

Total € 424,98
(Incl. tasas de aeropuerto € 64,25)

425+ 110- 535 euro + la notte al terminal o in hotel 50 euro + il mangiare la notte 20 euro + altri costi da varadero havana.

aston sei + il grande pirla della storia dei forum su cuba.